Il concetto di "sessione"

Introduzione

gretl offre il concetto di "sessione" per tenere traccia del proprio lavoro e richiamarlo in un secondo momento. L'idea di base è quella di fornire uno spazio che contiene, sotto forma di icone, vari oggetti relativi alla sessione di lavoro in corso (si veda la Figura 3-2). È possibile aggiungere oggetti in questo spazio e salvarli assieme alla sessione, in modo che siano disponibili ad una successiva riapertura della sessione.

Figura 3-2. Icone di sessione: un modello e un grafico sono stati aggiunti alle icone predefinite

Avviando gretl, aprendo un dataset e selezionando Visualizza icone dal menù Sessione, è possibile visualizzare l'insieme predefinito di icone, che permettono di accedere rapidamente al log dei comandi (Comandi), alle informazioni sul dataset (se esistono), alla matrice di correlazione (Correlazioni) e alle statistiche descrittive di riepilogo (Statistiche). Tutte queste funzioni sono attivate facendo doppio clic sull'icona relativa. L'icona Dataset è un po' più complessa: un doppio clic apre i dati nel foglio di lavoro integrato, mentre facendo clic col tasto destro del mouse si ottiene un menù con altre azioni possibili.

Per aggiungere un modello alla finestra di sessione, occorre per prima cosa stimarlo usando il menù Modello, quindi aprire il menù File nella finestra del modello e selezionare Salva alla sessione come icona… o Salva come icona e chiudi. L'ultima operazione può essere eseguita semplicemente anche premendo il tasto S da dentro la finestra del modello.

Per aggiungere un grafico, occorre crearlo (dal menù Dati, Grafico delle variabili, o attraverso uno degli altri comandi gretl di generazione dei grafici). Facendo clic sulla finestra del grafico si ottiene un menù da cui si dovrà selezionare Salva alla sessione come icona.

Una volta che un modello o un grafico è stato aggiunto, la sua icona dovrebbe comparire nella finestra delle icone di sessione. Facendo doppio clic sull'icona, l'oggetto viene visualizzato di nuovo, mentre facendo clic con il tasto destro del mouse si ottiene un menù che permette di visualizzare o cancellare l'oggetto, oppure di modificarlo, se si tratta di un grafico.

La tabella modelli

Nella ricerca econometrica è prassi comune stimare vari modelli con una variabile dipendente comune, mentre i modelli differiscono tra loro per le variabili indipendenti o per lo stimatore usato. In questa situazione è comodo poter rappresentare i risultati delle regressioni sotto forma di una tabella dove ogni colonna contiene i risultati (stime dei coefficienti e errori standard) per un dato modello e ogni riga contiene le stime per una certa variabile nei differenti modelli.

Nella finestra delle icone di sessione, gretl dà la possibilità di costruire una tabella simile (e di esportarla in testo semplice, LaTeX o RTF - Rich Text Format). Ecco come fare:[1]

  1. Stimare un modello che si vuole includere nella tabella e selezionare, nel menù File della finestra di visualizzazione del modello, Salva alla sessione come icona o Salva come icona e chiudi.

  2. Ripetere il punto 1 per gli altri modelli da includere nella tabella (fino a un massimo di sei modelli).

  3. Completata la stima dei modelli, aprire l'icona della sessione di gretl (selezionando Visualizza Icone nel menù Sessione della finestra principale di gretl, o facendo clic su Icone di sessione sulla barra degli strumenti di gretl.

  4. La finestra delle icone di sessione contiene un'icona chiamata Tabella Modelli. Per aggiungere alla tabella modelli il modello che deve apparire nella colonna più a sinistra della tabella, basta trascinare l'icona del modello sull'icona della Tabella Modelli, oppure fare clic col tasto destro sull'icona del modello e selezionare Aggiungi alla tabella modelli dal menù pop-up.

  5. Ripetere il punto 4 per gli altri modelli da aggiungere alla tabella. Il secondo modello scelto apparirà nella seconda colonna da sinistra della tabella, e così via.

  6. Ultimata la composizione della tabella, è possibile visualizzarla facendo doppio clic sulla sua icona. Per copiare la tabella negli appunti in uno dei formati supportati, basta fare clic sul menù Modifica della finestra in cui appare la tabella.

  7. Se l'ordinamento dei modelli nella tabella non è quello voluto, fare clic col tasto destro sull'icona della tabella modelli e selezionare Pulisci, quindi tornare al punto 4.

Un semplice esempio di tabella modelli di gretl è mostrato in Figura 3-3.

Figura 3-3. Esempio della tabella modelli

La pagina dei grafici

L'icona Grafici della finestra di sessione offre la possibilità di riunire vari grafici da stampare su una sola pagina, se si è installato il sistema di composizione LaTeX e si è in grado di generare e visualizzare file in formato postscript[2]

Nella finestra della sessione, è possibile trascinare fino a otto grafici sull'icona della pagina dei grafici. Facendo doppio clic sull'icona della pagina dei grafici (o facendo clic col tasto destro e selezionando Mostra), una pagina contenente i grafici selezionati verrà composta e aperta con il proprio visualizzatore di file postscript, da cui sarà possibile stampare la pagina.

Per pulire la pagina dei grafici, fare clic col tasto destro sull'icona e selezionare Pulisci.

Su sistemi diversi da MS Windows, può essere necessario modificare l'impostazione del programma per visualizzare il postscript, attraverso la sezione Programmi della finestra di dialogo delle Preferenze di gretl (nel menù File della finestra principale). Su Windows può essere necessario dover impostare le regole di associazione dei file in modo che sia usato il visualizzatore adeguato per l'azione Apri sui file con estensione .ps.

Salvare e riaprire sessioni

Se si creano modelli o grafici che si pensa di poter riutilizzare in seguito, è utile selezionare Salva come… dal menù Sessione prima di uscire da gretl. Per riaprire la sessione in seguito, è possibile:

Note

[1]

La tabella modelli può anche essere costruita in modo non interattivo in uno script. Per i dettagli si veda il comando modeltab.

[2]

In particolare occorre avere dvips e ghostscript installati, insieme a un visualizzatore come gv, ggv o kghostview. Il visualizzatore predefinito per sistemi diversi da MS Windows è gv.