Manuale di Gretl: Gnu Regression, Econometrics and Time-series Library | ||
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Un database di gretl consiste di due parti: un file indice ASCII (con l'estensione .idx) che contiene informazioni sulle serie, e un file binario (con estensione .bin) che contiene i dati veri e propri. Ecco due esempi di voci contenute in un file idx:
G0M910 Indice composto da 11 indicatori principali (1987=100) M 1948.01 - 1995.11 n = 575 currbal Bilancia dei pagamenti: parte corrente; corretta per la stagionalità Q 1960.1 - 1999.4 n = 160
Il primo campo è il nome della serie, il secondo è una descrizione della serie (al massimo di 128 caratteri). Sulla seconda riga, il primo campo è un codice di frequenza: M per mensile, Q per trimestrale, A per annuale, B per giornalieri-lavorativi (giornalieri con cinque giorni a settimana) e D per giornalieri (sette giorni a settimana). Al momento non vengono accettati altri codici di frequenza. Quindi segue la data iniziale (con due cifre che seguono il punto nei dati mensili, una per i dati trimestrali, nessuna per quelli annuali), uno spazio, un trattino, un altro spazio, la data finale, la stringa "n = " e il numero delle osservazioni. Nel caso di dati giornalieri, le date iniziale e finale devono essere indicate nella forma YYYY/MM/DD. Questo formato deve essere rispettato alla lettera.
Opzionalmente, la prima riga del file indice può contenere un breve commento (al massimo 64 caratteri) a proposito della fonte e del tipo dei dati, che segue un carattere cancelletto. Ad esempio:
# Banca Centrale Europea (tassi di interesse)
Il corrispondente database binario contiene i valori dei dati, rappresentati come "float", ossia come numeri in virgola mobile a precisione singola, che tipicamente occupano quattro byte ciascuno. I numeri sono immagazzinati "per variabile", così che i primi n numeri sono le osservazioni della variabile 1, i successivi m sono le osservazioni per la variabile 2 e così via.