Manuale di Gretl: Gnu Regression, Econometrics and Time-series Library | ||
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Sulla barra dei menù della finestra principale si trovano, nell'ordine da sinistra a destra, i menù File, Utilità, Sessione, Dati, Campione, Variabile, Modello e Aiuto.
: Aggiunge dati al dataset in uso, da un file di dati di gretl, un file con dati separati da virgole, o un foglio elettronico.
: salva il file di dati gretl in uso.
Capitolo 4 e anche l'Appendice D.
: salva il dataset in uso in formato CSV (valori separati da virgole), o nei formati di GNU R o GNU Octave. Si veda illa Sezione Database binari nel Capitolo 4 e la Sezione Creare un file di dati da zero nel Capitolo 4.
: Si veda: Apre una finestra che contiene la registrazione dei comandi eseguiti finora.
: apre un file di comandi di gretl creato dall'utente o uno dei file di esempio forntiti con il programma. Se si intende creare un file di comandi da zero, occorre usare il comando successivo, .
"modalità esperto" (che sopprime la visualizzazione di alcuni messaggi di avvertimento); attiva o sopprime il controllo per la disponibilità in rete di aggiornamenti di gretl; configura o disattiva la barra degli strumenti nella finestra principale. Si veda il Capitolo 12 per i dettagli.
: imposta i percorsi per vari file a cui gretl deve accedere; sceglie i caratteri usati per mostrare i risultati; attiva la: abbandona il programma. Se non si è in modalità esperto, verrà proposto di salvare il lavoro svolto.
t, chi-quadro, F e Durbin–Watson).
: cerca i valori critici per alcune distribuzioni di uso comune (normale o Gaussiana,t, chi-quadro, F o gamma. Si veda anche il comando pvalue nel Capitolo 13.
: apre una finestra che mostra i p-value per le distribuzioni Gaussiana,"Differenza delle medie" e "Differenza delle varianze" nel menù Dati.
: calcola le statistiche test e i p-value per una serie di test di ipotesi di uso comune (media della popolazione, varianza e proporzione, differenza delle medie o delle varianze e proporzioni). Occorre inserire nella finestra di dialogo le necessarie statistiche del campione. Alcuni semplici test richiedono che sia indicata una serie di dati, invece che delle statistiche del campione: si veda"terminale" in cui è possibile digitare dei comandi, come se si stesse usando la versione a riga di comando gretlcli, invece di quella con interfaccia grafica. Si veda il Capitolo 13.
: apre una finestra di: controlla l'accuratezza numerica di gretl usando i test di riferimento per la regressione lineare adottati dal National Institute of Standards and Technology statunitense.
: apre un file di sessione salvato in precedenza.
: salva la sessione corrente in un file.
: salva la sessione corrente in un file, scegliendone il nome.
: apre una finestra con un elenco (non modificabile) dei valori delle variabili (tutte o un sottoinsieme di esse).
: apre una finestra di foglio elettronico, con cui è possibile modificare valori, aggiungere nuove variabili, o estendere il numero delle osservazioni.
: riordina l'elenco delle variabili nella finestra principale, seguendo l'ordine numerico dell'ID o quello alfabetico del nome.
"con fattore" (ossia, con i punti colorati in modo diverso a seconda del valore di una data variabile dummy), un boxplot e un grafico 3D. Si veda il Capitolo 8 per i dettagli.
: apre una finestra di dialogo che permette di scegliere tra un grafico temporale, un grafico a dispersione X–Y, un grafico X–Y a impulsi (barre verticali), un grafico X–Yy, rappresentata rispetto a diverse variabili sull'asse x, oppure con diverse variabili sull'asse y rappresentate rispetto a una data variabile sull'asse x. Può essere utile per l'analisi esplorativa dei dati.
: mostra una raccolta di grafici (al massimo sei), con una variabile sull'asse"Visualizza descrizione" mostra le informazioni disponibili per il file di dati in uso; "Modifica descrizione" permette di modificarle (se si ha il permesso di farlo).
, :: apre una finestra con una descrizione completa del dataset in uso, che include le informazioni di riepilogo e quelle specifiche di ogni variabile.
: mostra un insieme abbastanza ricco di statistiche descrittive per tutte le variabili del dataset, o per le variabili selezionate.
: mostra i coefficienti di correlazione per tutte le coppie di variabili nel dataset, o per quelle selezionate.
: attivo solo se si selezionano due o più variabili; produce un'analisi delle componenti principali delle variabili selezionate.
: attivo solo se si selezionano due o più variabili; calcola la distanza di Mahalonobis per ogni osservazione dal centroide dell'insieme di variabili selezionate.
t per l'ipotesi nulla che le medie della popolazione siano uguali per due variabili scelte, mostrando il p-value.
: calcola la statisticaF per l'ipotesi nulla che le varianze della popolazione siano uguali per due variabili scelte, mostrando il p-value.
: calcola la statistica: mostra un menù di trasformazioni standard per le variabili (logaritmi, ritardi, quadrati, ecc) che è possibile aggiungere al dataset. Dà anche l'opzione di aggiungere variabili casuali e (per i dataset di serie storiche) variabili dummy stagionali (ad es. variabily dummy trimestrali per dati trimestrali). Include la possibilità di impostare il seme del generatore di numeri pseudo-casuali.
: a volte i comandi di gretl generano nuove variabili. Questo comando sincronizza l'elenco delle variabili visualizzato nella finestra principale con l'elenco mantenuto internamente dal programma.
: Mostra una finestra di dialogo in cui è possibile scegliere un numero di osservazioni da aggiungere alla fine del dataset attuale; da usare per le previsioni.
: attivo solo se sono state aggiunte automaticamente delle osservazioni durante la procedura di previsione; cancella queste osservazioni aggiuntive.
: seleziona punti di partenza e arrivo diversi per il campione in uso, all'interno dell'intervallo di dati disponibili.
: si spiega da sé.
: per serie storiche con frequenza superiore a quella annuale, permette di diminuire la frequenza dei dati, usando uno dei quattro metodi di compattamento disponibili (media, somma, inizio del periodo, fine del periodo).
: data una variabile dummy (indicatore) con valori 0 o 1, vengono scartate dal campione tutte le osservazioni per cui la variabile dummy vale 0.
Capitolo 13 per maggiori dettagli sugli operatori Booleani che possono essere usati.
: simile al precedente, tranne per il fatto che non si ha bisogno di una variabile predefinita: basta fornire una condizione Booleana (ad es. sqft > 1400) e il campione sarà ristretto alle osservazioni che soddisfano la condizione. Si veda la voce genr nel: produce un rapporto sulle osservazioni per cui mancano dei valori. Può essere utile durante l'esame di un dataset panel, dove è abbastanza comune incontrare valori mancanti.
"mancante" o "non disponibile".
: imposta il valore numerico che sarà interpretato come"marcatori per le osservazioni" (brevi stringhe che identificano singole osservazioni) e aggiunge queste informazioni al dataset. Si veda il Capitolo 4.
: richiede di specificare un file di testo che contiene: attivo solo se il dataset contiene marcatori per le osservazioni; rimuove questi marcatori.
: permette di convertire un dataset panel da una struttura "pila di dati cross-section" a una "pila di serie storiche", o viceversa. A differenza del comando , questo modifica effettivamente l'organizzazione dei dati.
"raddrizzare" dati importati in modo errato.
: trasforma ogni osservazione in una variabile e viceversa (o, in altre parole, ogni riga della matrice dei dati diventa una colonna della nuova matrice dei dati); può essere utile per"attiva" viene impostata facendo clic sulla riga che la contiene nella finestra principale. La maggior parte delle opzioni si spiegano da sole. Si noti che è possibile rinominare una variabile e modificare la sua etichetta descrittiva usando "Modifica attributi". È anche possibile definire una nuova variabile attraverso una formula (che può essere una funzione di una o più variabili esistenti). Per la sintassi di queste formule, si veda la sezione "Definisci nuova variabile" della guida in linea o la voce genr nel Capitolo 13. Un semplice esempio:
: la maggior parte di questi comandi operano su una sola variabile alla volta. La variabilepippo = x1 * x2creerà la nuova variabile
pippo
come prodotto delle variabili
esistenti x1
e x2
.
In queste formule, le variabili devono essere indicate per
nome, non per numero identificativo.la Sezione Stimatori e test: sommario nel Capitolo 13 e il resto del Capitolo 13, oppure il capitolo "Stima" della guida in linea. Si veda anche il Capitolo 9 a proposito della stima di modelli non lineari.
: per i dettagli sui vari stimatori offerti in questo menù, si consulti: usatelo! Fornisce dettagli sulla sintassi dei comandi e delle finestre di dialogo.