I comandi eseguiti in gretl usando le finestre di dialogo dell'interfaccia grafica vengono registrati sotto forma di un file "script" o "batch". Questi file possono essere modificati e ri-eseguiti, usando gretl o l'applicazione a riga di comando gretlcli.
Per visualizzare lo stato attuale dello script durante una sessione di gretl, basta scegliere ".inp".
dal menù File. Questo file di log si chiama session.inp e viene sovrascritto ogni volta che si inizia una nuova sessione: per conservarlo, basta salvarlo con un nome diverso. I file di comandi vengono visualizzati più facilmente nella finestra di selezione dei file se vengono salvati con l'estensionePer aprire uno script di diversa provenienza, occorre usare il comando del menù Figura 3-1).
; per creare uno script da zero, occorre usare dal menù, oppure il pulsante dalla barra degli strumenti. In entrambi i casi si aprirà una finestra comandi (si veda laLa barra degli strumenti in cima alla finestra comandi offre le seguenti funzioni (da sinistra a destra): (1) Salva il file; (2) Salva il file con un nome specifico; (3) Stampa il file (solo in Windows o nel desktop gnome); (4) Esegui i comandi nel file; (5) Copia il testo selezionato; (6) Incolla il testo selezionato; (7) Cerca e sostituisci testo; (8) Annulla l'ultimo comando Incolla o Sostituisci; (9) Aiuto (spostando il cursore sulla parola di un comando e premendo il punto di domanda si ottiene aiuto su quel comando); (10) Chiudi la finestra.
Facendo clic sull'icona Esegui o scegliendo
dal menù, i risultati sono diretti in un'unica finestra, dove possono essere modificati, salvati, o copiati negli appunti.Per conoscere meglio le possibilità fornite dagli script, è possibile usare il comando del menù Capitolo 12 in questo manuale. In aggiunta, il pacchetto gretl contiene più di 70 script "di esempio": la maggior parte di essi sono relativi a Ramanathan (2002), ma possono essere usati in modo autonomo anche come introduzione alle possibilità di script offerte da gretl e ad alcuni aspetti di teoria econometrica. È possibile esplorare i file di esempio dal menù : si troverà un elenco dei file, insieme a una breve descrizione dei problemi illustrati e dei dati utilizzati. Basta aprire un file ed eseguirlo per vederne i risultati.
, o eseguire la versione a riga di comando del programma gretlcli e consultare il suo aiuto, oppure consultare ilSi noti che in uno script i comandi lunghi possono essere suddivisi in due o più righe, usando una barra inversa come carattere di continuazione della riga.
È anche possibile, se si vuole, usare insieme l'interfaccia grafica e le funzionalità di script, sfruttando le comodità offerte da ognuno dei due approcci. Ecco alcuni suggerimenti:
Aprire un file di dati dall'interfaccia grafica, esplorare i dati, generare grafici, stimare regressioni, eseguire test. Quindi aprire il log dei comandi, rimuovere eventuali comandi ridondanti, salvarlo con un nome specifico ed eseguirlo, in modo da generare un singolo file che contiene i risultati della propria sessione di lavoro.
Partire da un nuovo file script e scrivere i comandi necessari per eseguire le trasformazioni desiderate su un dataset (si veda il comando genr nel Capitolo 12). Tipicamente è possibile svolgere questo tipo di operazioni in modo più efficace scrivendo una sequenza ben ragionata di comandi, piuttosto che puntando e cliccando nell'interfaccia grafica. Salvare ed eseguire lo script: la finestra dei dati verrà aggiornata e sarà possibile continuare l'esplorazione dei dati attraverso l'interfaccia grafica. Per ripristinare lo stato iniziale dei dati in un secondo momento, è sufficiente aprire ed eseguire di nuovo lo script "preparatorio".