14. Lo stile nello scrivere codice
Questo capitolo documenta lo stile usato per il codice di live-boot e gli altri.
Non usare sintassi o semantiche mirate alla shell Bash. Ad esempio, l'uso di costrutti array.
Utilizzare solo il sottoinsieme POSIX - ad esempio, usare $(foo) invece di `foo`.
È possibile verificare i propri script con "sh -n" e "checkbashisms".
Usare sempre i tab piuttosto che gli spazi.
Generalmente le righe sono composte da un massimo di 80 caratteri.
Utilizzare lo "stile Linux" per le interruzioni di riga:
Lo stesso vale per le funzioni:
Le variabili vanno sempre scritte in maiuscolo.
Le variabili usate in lb config iniziano sempre con il prefisso LB_.
Le variabili interne temporanee in live-build dovrebbero iniziare con il prefisso _LB_.
Le variabili locali iniziano con il prefisso live-build __LB_.
Le variabili in live-config relative ai parametri di avvio iniziano con LIVE_.
Tutte le altre variabili in live-config iniziano con il prefisso _.
Intorno alle variabili utilizzare le graffe; ad esempio scrivere ${FOO} invece di $FOO.
Proteggere sempre le variabili con le virgolette per rispettare potenziali spaziature: scrivere "${FOO}" e non ${FOO}.
Per ragioni di coerenza, usare sempre le virgolette quando si assegnano valori alle variabili:
Utilizzando variabili multiple, quotare l'intera espressione:
if [ -f "${FOO}"/foo/"${BAR}"/bar ]
then
foobar
fi
if [ -f "${FOO}/foo/${BAR}/bar" ]
then
foobar
fi
Per le chiamate a sed utilizzare "|" (senza virgolette intorno) come separatore, ad esempio "sed -e 's|foo|bar|'" (senza "").
Non utilizzare il comando test per prove o confronti, usare "[" "]" (senza ""); ad esempio "if [ -x /bin/foo ]; ..." e non "if test -x /bin/foo; ...".
Ove possibile utilizzare case invece di test, essendo più facile da leggere e più veloce in esecuzione.