teTeX è un'implementazione di TeX per i sistemi UNIX. Nasce dal lavoro di
Thomas Esser,
te@informatik.uni-hannover.de. Nella versione per Linux di teTeX i
programmi vengono forniti in forma eseguibile sotto Linux e i fonts in
forma usabile da teTeX. (Le sezioni che descrivono l'installazione di
teTeX riguardano la versione di Linux per i processori i386.
L'installazione di teTeX su MkLinux o su Linux per i processori Alpha
dovrebbe comunque richiedere la sostituzione dei soli programmi con
quelli appropriati alla specifica versione). Il resto, gli stessi TeX e
LaTeX, può essere usato su macchine diverse.
Oltre agli eseguibili, la distribuzione include tutti i pacchetti TeX e
LaTeX, metafont e il suo codice sorgente, bibtex(1), makeindex(1),
e tutta la documentazione... più di 4
Megabyte. La documentazione descrive ogni cosa di cui prevedibilmente
avrai bisogno per cominciare. Quindi sarebbe bene installarla tutta. Non
solo per leggerla, ma anche perché i documenti costituiscono dei buoni
esempi di codice ``reale'' per TeX e LaTeX.
Confrontata con le altre implementazioni di TeX, l'installazione di teTeX è quasi banale anche non disponendo di una delle distribuzioni di Linux che lo contiene, se non si conta lo sforzo necessario a scaricare i pacchetti via FTP anonimo o ad inserire e togliere decine e decine di dischetti a mano. Se poi la tua distribuzione di teTeX si trova su CD-ROM ci vuole anche meno fatica...
TeX è un sistema di composizione tipografica sviluppato dal Professor Donald Knuth della Stanford University. E' un linguaggio di composizione di basso livello su cui si basano tutti i pacchetti di livello più alto come LaTeX. Fondamentalmente LaTeX è un insieme di macro che TeX può eseguire e che danno all'utente finale la possibilità di usare comodamente dei formati di documenti predefiniti. Se ti piacciono i formati di LaTeX probabilmente non avrai mai la necessità di imparare a programmare TeX a basso livello. La differenza fra i due linguaggi è analoga a quella fra l'assembler e il C. Puoi avere la velocità e la flessibilità di TeX o la comodità di LaTeX. Questo ci porta alla prossima risposta,
Risposta: E` qui sopra! Ora voglio sapere esattamente di cosa ho bisogno prima di poter avere TeX sul mio sistema!
E' importante ricordare che TeX gestisce nel processo di preparazione dei
documenti solo la parte di composizione. Generare un documento con TeX è
come compilare codice sorgente: si ottiene del codice oggetto che deve
però ancora essere linkato. Si prepara un file con un editor di testi --
quello che è generalmente conosciuto come ``word processing'' -- e si
fa poi elaborare il file da TeX, ottenendo un file ``indipendente dal
dispositivo'', detto ``file .dvi
'' (DeVice Independent).
Hai anche bisogno di driver per la tua stampante e per la scheda video.
Questi driver traducono i file .dvi
prodotti da TeX in un
formato comprensibile da stampante o scheda video per mostrare il
documento sullo schermo o sulla carta. Questi programmi vengono detti,
nell'insieme, ``dviware''. Per esempio, lo stesso TeX fa solo richieste
per i fonts da usare. E' poi compito del driver .dvi
fornire
effettivamente quei fonts al dispositivo di uscita, sia esso lo schermo
o la stampante. Questo passo ulteriore può sembrare eccessivamente
complicato, ma, in quanto indipendente dal dispositivo, fa sì che i
documenti appaiano allo stesso modo su diversi dispositivi senza che
nessuna modifica sia apportata ai documenti originali.
In effetti, molta della complessità di TeX, e quindi anche di LaTeX, deriva dall'implementazione di vari sistemi di fonts e dal modo in cui questi fonts sono specificati. Un importante miglioramento di LaTeX 2e rispetto al suo predecessore è stato il modo in cui l'utente può specificare i fonts, detto in precedenza ``New Font Selection Scheme'' (nuovo schema di selezione del font, vedi le sezioni Caratteri e stili e Usare fonts PostScript.)
teTeX viene distribuito insieme a una dozzina circa di fonts, e questo è
abbastanza per cominciare. Ci sono anche le descrizioni della metrica dei
fonts, nei file .tfm
(TeX font metric). Per generare gli altri
fonts di cui puoi avere bisogno devi solo installare i sorgenti di
metafont
. I vari driver .dvi
provvederanno
automaticamente a richiamare metafont
per generare ``al volo'' i
caratteri Computer Modern di cui hanno bisogno.
A proposito, le lettere della parola ``TeX'' sono lettere dell'alfabeto
greco, tau-epsilon-chi. Non si tratta di un'associazione studentesca, ma
della radice della parola greca techne, che significa ``arte'' e/o
``scienza''. ``TeX'' non si pronuncia come la prima sillaba di ``Texas'',
ma, per usare le parole del Professor Knuth in un esempio di The
TeXBook (vedi sotto), deve essere pronunciato in modo da far rima
con ``yecch''. (Deve essere pronunciato ``tec'', come in
``tecnologia'', insomma). La parola usando dei dispositivi a carattere
dovrebbe essere sempre scritta ``TeX'' con questo esatto uso di lettere
maiuscole e minuscole; c'è poi una macro, \TeX{}
, che
dovrebbe essere usata nei documenti composti con TeX stesso. In questo
modo TeX viene distinto dagli altri sistemi di composizione.
Per preparare un file per TeX può essere usato uno qualsiasi degli editor
disponibili sotto Linux --- nvi(1), jed(1), joe(1), jove(1), vi(1), vim(1), stevie(1), emacs(1)
, microemacs --- o comunque un editor in
grado di leggere e scrivere file in formato ASCII standard. Quello che
personalmente preferisco è la versione GNU di emacs(1);
questo
per diverse ragioni:
texinfo
e
makeinfo
, un sistema di documentazione ipertestuale.Ci sono un sacco di programmi da mettere insieme. Nel frattempo, puoi cominciare ad ``imparare'' TeX e LaTeX. Ricorda che teTeX e i pacchetti di font sono stati disegnati come due entità distinte: gli eseguibili e gli script della shell di teTeX che vengono distribuiti con Linux sono specifici per il sistema, ma altre distribuzioni di font come CM, DC, American Mathematical Society funzionano su molti sistemi diversi. Mentre stai lavorando per mettere insieme i vari file puoi fare delle pause per individuare la documentazione di cui avrai bisogno.
Ci sono manuali disponibili sia a pagamento che attraverso Internet. A
giudicare dal numero di volte in cui vengono nominati nel newsgroup
comp.text.tex
, i più utili testi disponibili a pagamento per chi
comincia (in inglese) sono:
LaTeX: A Document Preparation System, di Leslie Lamport, 272 pp. Se usi LaTeX invece del TeX puro (il che è fortemente raccomandato) questo è sicuramente il principale testo di riferimento.
Se invece devi usare il TeX puro, The TeXBook di Donald Knuth, 483 pp., è il testo di riferimento. E' necessario anche se hai intenzione di scrivere macro o pacchetti per LaTeX.
The LaTeX Companion, di Michel Goosens, Frank Mittelbach, e
Alexander Samarin, 530 pp., è più avanzato del Lamport di cui ho parlato
sopra. Se ti stai avvicinando a TeX o LaTeX per la prima volta ti puoi
sentire un po' perso leggendolo (è quello che è successo a me). Comunque,
quando hai bisogno di aggiungere dei pacchetti come PSNFSS (vedi la
sezione
Usare fonts PostScript.), o
bibtex(1)
, un programma per la gestione delle bibliografie,
questo libro è uno dei migliori sul mercato.
Nel sito CTAN più vicino puoi trovare questi documenti, stavolta gratuitamente:
The Not So Short Introduction to LaTeX2e, di Tobias Oetiker,
Hubert Partl, Irene Hyna, e Elisabeth Schlegl, 69 pp. Questo meraviglioso
documento si trova nella
directory ~CTAN/packages/TeX/info/lshort/*.
Sono disponibili versioni PostScript o .dvi
del documento,
pronte per essere stampate, oppure il documento in formato nativo LaTeX.
Ce n'è anche una versione in Tedesco: lkurz.*
. Assicurati di
leggere il file README
per prima cosa!
A Gentle Introduction to TeX: A Manual for Self-Study, di
Michael Doob, 91 pp. Questo documento è archiviato come
~CTAN:packages/TeX/info/gentle.tex
. Necessariamente questo
documento copre meno argomenti della sua controparte LaTeX descritta in
precedenza. Comunque, ti porterà negli stessi posti dei manuali LaTeX. Se
devi usare TeX per i tuoi documenti, questo manuale fa chiarezza su molte
delle sue difficoltà e ne rende l'uso abbastanza semplice.
``IMPRINT: The Newsletter of Digital Typography,'' edited by Robert Kiesling. Mi rendo conto che questa è pubblicità VISTOSA e SFACCIATA. Comunque dovresti sapere che IMPRINT è una rivista gratuita in formato ASCII disponibile via posta elettronica. Esce approssimativamente una volta al mese e copre una vasta gamma di argomenti relativi all'elaborazione digitale di testi e immagini a vari livelli, sia per principianti che per esperti. Molti degli argomenti trattati si applicano direttamente o indirettamente a TeX. Molta importanza è data alla produzione di materiale stampato in standard industriale. Per abbonarti a IMPRINT, manda un messaggio breve e leggibile da un essere umano a me all'indirizzo imprint@macline.com.
The LaTeX Catalogue è un elenco in formato bibtex(1)
dei pacchetti LaTeX disponibili, compilato e mantenuto da Graham
Williams. E' incluso in teTeX, e la versione più recente è disponibile
sul World Wide Web. Hai bisogno di un pacchetto che stampa bordi o note a
margine? Sicuramente lo troverai qui. The LaTeX Catalogue fa
parte della libreria di teTeX e si trova nella directory
teTeX/texmf/doc/Catalog,
e sul Web all'indirizzo
http://cbr.dit.csiro.au/~gjw. Vedi la sezione
Pacchetti di espansione per LaTeX ed altre risorse per ulteriori dettagli sui pacchetti LaTeX.
Il Manuale di Ghostscript di Thomas Merz, che è l'appendice su Ghostscript del libro PostScript \& Acrobat/PDF: Applications, Troubleshooting, and Cross-Platform Publishing. E' disponibile sulla home page di Ghostscript (vedi la sezione Ghostscript V. 5.03), o sulla home page di Merz, http://www.muc.de/~tm/.
Naturalmente ci sono anche altre guide all'uso di TeX e LaTeX, che trattano a vari livelli vari aspetti di questi sistemi. I documenti citati in precedenza sono, comunque, i più completi che io conosca e sono rivolti ai principianti (o quasi).
Se le cose diventano particolarmente difficili, può essere una buona idea fare un po' di acquisti presso un buon negozio di articoli per ufficio: qualche risma di carta per fotocopie perforata, dei raccoglitori abbastanza spessi e linguette per indici. Quando arriva il momento di stampare i documenti avrai bisogno di un posto dove tenerli, e la cosa più utile sembra essere tenerli su carta. Questo è sicuramente uno degli aspetti più strani della documentazione tecnica.
Come avrai notato i documenti menzionati sono indipendenti dall'hardware. Non ti diranno nulla di specifico su teTeX. Molti di essi, in effetti, fanno riferimento ad una mitica ``Local Guide'' (guida locale). Il documento che stai leggendo, e molti dei documenti distribuiti con teTeX, rappresentano la non-così-mitica guida locale all'installazione ed all'uso di teTeX con Linux.